AVIAZIONE e TRUPPE ALPINE

Venerdì 11-Marzo sono terminate al Sestriere (Torino) le due settimane dell’esercitazione delle Truppe Alpine denominata “Volpe Bianca – Ca.STA 2022”, comprendente attività di addestramento al Mountain Warfare ed al soccorso in montagna, oltre agli storici Campionati Sciistici delle Truppe Alpine. Potrei definire la presente stesura un “Articolo incompiuto”  in quanto non mi è possibile descrivere adeguatamente il soggetto principale, lo svolgimento delle differenti attività dell’esercitazione, in quanto purtroppo, contrariamente alle precedenti edizioni, mi è stata negata la possibilità di seguire gli eventi in modo ufficiale. Nonostante ciò è mio desiderio dare risalto, in modo forzatamente generico e stringato, alla professionalità ed all’impegno profuso dal personale che ha preso parte all’esercitazione, siano essi alpini che aviatori. Suddivido il report in tre parti: Truppe Alpine – Aviazione dell’Esercito – Aviazione straniera.

L’esercitazione delle Truppe Alpine.
A causa di quanto testè enunciato non mi è possibile narrare alcunché in merito alle attività specifiche delle Truppe Alpine, se non eventualmente rifacendosi ai  comunicati stampa ufficiali che lascio liberamente reperire sul web a cura del lettore.  La sensazione che ho avuto, ma sarei lieto di poter essere smentito, è che il programma delle competizioni e della verifica delle capacità delle Truppe Alpine al movimento in montagna in ambiente invernale abbia presentato poche novità, ricalcando quanto messo in atto nelle edizioni precedenti, con i dovuti adeguamenti necessari per adattarsi alle locali condizioni ambientali.
Probabilmente unica eccezione, e di non poco conto, ad un programma per lo più conosciuto è quanto vado a riportare nella terza parte del presente articolo.
I lettori che seguono le mie pubblicazioni aeronautiche sanno che nel mio ultimo libro, dal titolo “Soccorso Verticale volume1” (attualmente esaurito – consultare la pagina “Libri” del presente sito web), trovano approfondita descrizione, sia con testi che immagini, delle attività di soccorso in montagna condotte in sinergia fra le Truppe Alpine e l’Aviazione dell’Esercito (oltre ai numerosi articoli pubblicati su riviste italiane e straniere).

Il contributo dell’ Aviazione dell’Esercito.

Nei moderni scenari di guerra l’elicottero si è imposto quale strumento indispensabile per assicurare mobilità, infiltrazione, copertura aerea, evacuazione, soccorso. Ciò è tanto più valido in ambienti ostili, quale è quello alpino, nei quali muoversi e combattere rapidamente ed efficacemente è già una sfida di per se stessa.
Inoltre il volo in montagna non si improvvisa, è impegnativo e richiede perizia e conoscenze specifiche da parte dei piloti. Orografia, ostacoli, correnti ascensionali e di caduta, frequenti rapidi cambiamenti climatici, nonché perdita di prestazioni della macchina man mano che si sale di quota, sono fattori che vanno a sommarsi alle problematiche operative inerenti l’azione militare.

Da quanto ho potuto personalmente constatare, e non è detto che sia tutto ciò che ha volato nelle due settimane, l’ Aviazione dell’Esercito, o semplicemente AVES, ha contribuito alle operazioni con il rischieramento di due elicotteri da trasporto tattico NH-90, un elicottero da trasporto medio CH-47F Chinook, cinque elicotteri da sostegno al combattimento AB-205. Per quanto riguarda questi ultimi voglio qui rendere merito al lavoro poco conosciuto dei tecnici e degli specialisti che operano dietro le quinte, ben lontano dalla ribalta, nel mantenere operativi gli AB-205; ritengo che sia solo grazie alle loro eccelse competenze e dedizione che sia possibile rischierare contemporaneamente ben cinque macchine della ormai numericamente ridotta linea di volo di questo modello,  elicotteri che sono prossimi al termine della loro lunghissima vita operativa.
Nonostante siano ormai obsoleti dal punto di vista tecnologico  i “205” sono ancora macchine apprezzate dagli equipaggi, ed è forse proprio grazie alla loro semplicità che svolgono ancora egregiamente il loro compito: volare, e farlo bene. A tal proposito occorre dire che è iniziata l’acquisizione delle nuove macchine che andranno a sostituire i modelli di elicottero vetusti, e cioè i nuovi Leonardo Helicopters AW169, in versione militare, recentemente ordinati anche dalle forze armate austriache.

Oltre alle fasi di competizione, denominate Ice Challenge ed Ice Patrol, il tema dell’esercitazione era il Mountain Warfare, il quale prevedeva due attività distinte alle quali hanno preso parte i citati elicotteri: la Steel Blizzard per il combattimento e movimento in montagna e la Winter Rescue dedicata al soccorso in altitudine e valanga. Gli elicotteri sono stati impegnati nel trasporto di squadre combat e del soccorso, verricellamenti dei soccorritori e recupero di infortunati con barella, equipaggiamenti ed armamenti appesi al gancio baricentrico.

Truppe Alpine a stelle e strisce.

All’esercitazione hanno preso parte assetti stranieri, dando così un carattere internazionale alla stessa, provenienti dalla Francia, con la 27° Brigata da montagna, e dagli Stati Uniti con la 173° Brigata aviotrasportata dell’esercito. Le forze armate statunitensi hanno anche inviato due esemplari di un velivolo la cui presenza nelle nostre vallate alpine è alquanto insolita: si tratta del convertiplano Bell Boeing MV-22B Osprey,  velivolo che  decolla ed atterra verticalmente, in modalità simile ad un elicottero, ed una volta in volo è capace di traslare i motori e le eliche dall’assetto verticale a quello orizzontale, in modo tale da volare con modalità e prestazioni simili ad un aereo.

Questo particolare tipo di velivolo è stato progettato e sviluppato per le esigenze dello United States Marine Corps, in funzione delle attività aeronavali ed operazioni anfibie del Corpo, per cui è intuibile come il loro impiego nelle vallate alpine, a quote elevate e spazi di manovra ristretti, sia stata una esperienza formativa anche per il reparto che lo ha rischierato nel corso della prima settimana di esercitazione: il Marine Medium Tiltrotor Squadron VMM-365 ‘Blue Knights’.  Lo Squadron è stato assegnato alla Naval Air Station Sigonella, in Sicilia, dallo scorso Novembre 2021 per fornire il supporto aereo ad eventuali operazioni militari in Africa. Il reparto ha già condotto altre esercitazioni in Italia, rischierandosi ad Aviano (Pordenone) prima e sulla base di Cameri (Novara) per la presente attività.
In Val Chisone e Val di Susa ha effettuato missioni addestrative congiuntamente con il personale delle Truppe Alpine, effettuando il trasporto di materiale ed armamenti, nonché addestramenti al soccorso verricellando i soccorritori dell’Esercito in varie configurazioni, personale singolo ed in coppia, con e senza barella.

Alla esercitazione hanno partecipato anche i velivoli Panavia Tornado del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, personale delle squadre di soccorso della Guardia di Finanza e Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico.

Conclusione
Sono ben conscio di aver prodotto un resoconto parziale di quanto avvenuto nelle Valli Susa e Chisone, sia in termini di descrizione che di documentazione fotografica, quest’ultima realizzata da ragguardevole distanza utilizzando i teleobiettivi; ciò è quanto mi è stato possibile realizzare.
L’augurio è di poter nuovamente documentare in modo appropriato le future attività delle Truppe Alpine, verso le quali nutro sempre profondo rispetto, tanto più essendo stato io stesso una penna nera.

𝗩𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮 “𝗟𝗜𝗕𝗥𝗜” 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗲𝗿𝗼𝗻𝗮𝘂𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗢𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗩𝗼𝗹𝗼.    𝗦𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶.