Lo scorso 1° Marzo 2022 il Servizio Aereo della Guardia di Finanza ha celebrato, presso la sua sede sull’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma), due eventi concomitanti: il 68° anniversario della costituzione del Servizio Aereo ed il ritiro dal servizio attivo del velivolo Piaggio P.166-DP.1

𝟲𝟴 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗔𝗲𝗿𝗲𝗼.
Esso venne istituito nel 1954 con l’impiego dei primi elicotteri; l’ala fissa venne introdotta il 1°agosto 1991 con la creazione del 2°Gruppo Aereo, con dotazione i Piaggio P-166 DL3.
Negli anni la flotta aerea, sia ala fissa che ala rotante, ha seguito la rapida evoluzione tecnologica del settore aeronautico acquisendo via via nuovi mezzi aerei, mantenendo le linee di volo adeguate ai tempi in termini di cellule, di avionica e dei sistemi di bordo.Un percorso che continua ai giorni nostri, in quanto attualmente la flotta aerea ha intrapreso una fase di profonda trasformazione tesa ad una radicale semplificazione delle linee di volo.

Nelle ultime decadi la flotta aerea contava oltre cento velivoli, suddivisi su quattro tipi di elicottero, NH-500 AB-412 A-109Nexus AW139, e tre modelli di aerei: ATR42; Piaggio P166-DP1; Piaggio P180.
Entro l’anno 2024 tutte queste macchine, eccetto il P-180,  saranno ritirate dal servizio e sostituite da soli tre nuovi modelli in fase di acquisizione: gli elicotteri Leonardo UH-169A ed il PH-139D e l’aereo ATR72-600, per un totale di poco più di cinquanta velivoli.
In effetti, anche se la flotta sarà numericamente dimezzata, la sua capacità operativa risulterà accresciuta grazie alle dotazioni allo stato dell’arte delle nuove macchine, sia in termini di performance dei velivoli stessi che dell’avionica e degli apparati di missione imbarcati. La razionalizzazione della flotta su quattro modelli, anziché sette, comporterà notevoli benefici in termini di disponibilità delle macchine, costi di gestione e manutenzione.

Per quanto riguarda l’ala rotante sono in corso consegne che porteranno a  venti gli elicotteri in esercizio del tipo AW139, e contemporaneamente sono entrati in linea i primi sei esemplari dell’elicottero AW169, nell’ambito di un contratto per la fornitura di 24 unità; dette macchine andranno a sostituire tutti i modelli di elicottero sino ad ora in uso.
Ogni Sezione Aerea riceverà due macchine dello stesso modello, il cui criterio di assegnazione alle quindici Sezioni Aeree è dettato dal rispettivo teatro operativo. Gli UH-169A sono destinati alle basi del nord Italia, dove l’attività prevalente si svolge in aree montuose ed in prossimità delle coste. I PH-139D, più pesanti e con maggiore autonomia di volo, sono destinati alle basi del centro e sud Italia, per l’attività di investigazione sul mare, anche a distanze ragguardevoli, e concorso alle attività Search and Rescue.


Per quanto riguarda gli aeroplani entro la primavera sarà acquisito il quarto ATR-72MP, velivoli destinati a sostituire gli ormai datati ATR-42 con piattaforme all’avanguardia dal punto di vista aeronautico e soprattutto aggiornati allo stato dell’arte in materia di radar di scoperta, sensoristica , e tecnologie investigative, capaci di confrontarsi con gli organismi collaterali a livello europeo e di presidiare efficacemente uno scenario sempre più vasto coincidente con il Mar Mediterraneo.

L’innovazione passa anche attraverso l’ambizioso progetto, già avviato, della costituzione di un Centro di Simulazione Volo articolato su tutti gli aspetti addestrativi del Servizio Aereo.
Sono previste molteplice postazioni statiche e due simulatori dinamici full motion, rispettivamente per il PH-139D e UH-169A. Saranno installate anche dei mock-up per l’addestramento dei verricellisti e dei soccorritori.

Inoltre è previsto un centro di simulazione di operazioni aero-navali complesse. Sarà un sistema evoluto che consentirà di addestrare contemporaneamente ed in modo interattivo tutto il personale coinvolto in una operazione aeronavale, riproducendo in un unico scenario le attività di pilotaggio degli elicotteri e degli aerei, degli operatori di sistema MOC, del TACCO, degli operatori della sala operativa, dei velivoli a pilotaggio remoto (la GdF si sta dotando di UAV di varie categorie, dai 249 grammi ai 38 chili di peso al decollo), ed anche delle unità navali, poiché sarà disponibile un simulatore di una plancia navale.

𝗟’𝗮𝗱𝗱𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗣-𝟭𝟲𝟲.
Nel 1991 furono acquisiti i primi 12 aerei Piaggio P-166 nella versione DL.3, otto dei quali vennero poi riconfigurati nell’attuale versione P-166.DP1, un ammodernamento della precedente versione DL3 in termini di motorizzazione, avionica, e sistemi di bordo. Un aggiornamento di mezza vita che ha consentito di mantenere operativa la linea di volo a medio raggio sino ai giorni nostri grazie ai nuovi turbo-motori Pratt&Whitney da 615 CV di potenza , il rinforzo strutturale, la nuova avionica. Il DP.1 fu dotato di un sistema di missione EOS45, costituito da una consolle tattica simile a quella del velivolo più grande ATR-42, in grado di operare anche di notte grazie alla telecamera all’infrarosso. I P-166 sono stati fondamentali per il progresso dell’aviazione della GdF dal punto di vista delle tecniche di addestramento , della dottrina di impiego operativo, e della partecipazione ad attività internazionali solcando i cieli del Mediterraneo per circa trent’anni.
Oltre tre decadi di servizio sotto le insegne della GdF concluse lo scorso 1°Marzo con un ultimo passaggio di saluto sull’aeroporto di Pratica di Mare, sorvolo effettuato in coppia con un nuovo ATR-72, al quale ha fatto seguito il fatidico passaggio sotto l’arco d’acqua generato da due mezzi antincendio, la rituale “doccia” di addio prima del suo ricovero presso il museo del Servizio Aereo.
Il velivolo in oggetto ha ricevuto una livrea commemorativa i cui dettagli sono visibili nella galleria fotografica.
Il grande radome posizionato sotto la prua, contenente il radar di ricerca, e la peculiare apertura alare ad ala di gabbiano conferiscono a questo velivolo un profilo unico ed inconfondibile.  Un velivolo emblematico di un’epoca che ha saputo guadagnarsi la fiducia e l’apprezzamento degli equipaggi grazie alla assoluta affidabilità, divenendo il mitico ed amato “Piaggione”. Occorre rimarcare che con questo ultimo volo non vi sono più Piaggio P-166 operativi in Italia con i Servizi di Stato ne con le Forze Armate.

𝗟𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮.
Sul piazzale del Centro Aviazione è stato possibile passare in rassegna alcuni velivoli in dotazione al Servizio Aereo, un A-109Nexus, un ATR-72 ed un Piaggio P-180, fra i quali spiccava un vecchio Beechcraft C45 magistralmente restaurato e, come recita la scritta riprodotta all’interno della fusoliera, “riportato all’antico splendore” .
Il velivolo è destinato ad essere una perla del Museo del Servizio Aereo; poiché la sua presentazione ufficiale avverrà la prossima estate/autunno rimando ad allora un report dettagliato sulla storia del velivolo e sull’impegno e perizia profusi dal team di restauratori.

Visita la pagina “LIBRI” per anteprima delle edizioni curate da Operazioni Volo. Tre titoli attualmente disponibili:
– SALVANDO VITE – Aeronautica Militare
– SOCCORSO VERTICALE – L’Elisoccorso civile in Italia
– ELICOTTERI AL LAVORO – Dieci lavori aerei con elicotteri

libro aviazione aeronautica velivolo volare elicottero aereo book aviation aircraft plane helicopter