[:it]Il giorno 7-maggio-2019, sulla base aerea di Pratica di Mare, le Forze Armate (Aeronautica Militare, Esercito, Marina Militare, Carabinieri) sono state protagoniste di un evento dimostrativo delle loro capacità Dual Use, vale a dire la possibilità e capacità di impiego sia in ambito prettamente militare che civile.

L’evento, definito ‘Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese’, ha  in realtà mostrato capacità di organizzazione-coordinamento-dispiegamento acquisite ed utilizzate da tempo in favore della popolazione civile; di innovativo la volontà di “mettere a sistema” ciò che uomini e donne delle Forze Armate fanno da sempre. Nelle parole del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta il concetto del progetto Duplice Uso Sistemico: favorirà la rimodulazione del concetto di Difesa, contribuendo in tal modo ad accrescere la resilienza del Sistema-Paese e a rendere la Difesa stessa ancora più moderna e sostenibile. In questo senso, il mio lavoro come Ministro della Difesa sarà finalizzato a rendere l’Italia un Paese più sicuro sotto ogni aspetto” , spiegando inoltre che “lo scopo sotteso del progetto duplice uso sistemico nel suo complesso è quello di avviare un percorso interministeriale per sollecitare una riflessione comune sul tema di difesa collettiva, mappare le capacità a duplice uso della Difesa e, in tal senso, recepire indicazioni circa le ulteriori capacità che la Difesa potrebbe sviluppare e mettere a disposizione” .

La simulazione di un evento calamitoso, un terremoto che ha generato uno tsunami sulla costa laziale, ha permesso di inscenare una situazione di emergenza nazionale in seguito alla quale il Comitato Operativo della Protezione Civile richiede il concorso della Difesa per le attività di soccorso, soccorso aereo, decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche-radioattive, trasporto di malati altamente infettivi, tutela del patrimonio artistico-culturale.

Si sono quindi susseguite una serie di attività dimostrative che hanno ben evidenziato le capacità operative delle Forze Armate e la qualità allo stato dell’arte delle dotazioni ed equipaggiamenti a loro assegnati.
Le Forze Aeree di Italia e Gran Bretagna sono le uniche in Europa ad essere attrezzate e qualificate ad effettuare il trasporto in bio-contenimento di pazienti altamente contagiosi; una eccellenza ben evidenziata dalla dimostrazione inscenata sul tarmac di Pratica di Mare (chi volesse approfondire l’argomento può consultare il libro “Salvando Vite” dedicato al soccorso aereo in Aeronautica Militare : accedere alla pagina “Libri”).

L’Esercito, con il 7° Reggimento Difesa CBRN Cremona, effettua una ricognizione d’area per rivelazione ed identificazione in movimento di agenti CBRN; attività effettuata da un veicolo da ricognizione VBR NBC Plus, il quale, al termine dell’operazione, viene decontaminato grazie all’utilizzo di un sistema di grande capacità in uso allo stesso 7° Reggimento.

Un’altra simulazione vede protagonisti una coppia di F-35A che scortano fino all’atterraggio un velivolo Piaggio P-180  il quale risulta essere contaminato; una unità CBRN dell’Aeronautica Militare provvede alla successiva fase di decontaminazione.

Altra demo inscena un intervento, a cura della “Unie4Heritage” dei Carabinieri, per il recupero di beni culturali da un edificio distrutto dallo tsunami.

Il dispiegamento quasi simultaneo di elicotteri HH-139A appartenenti all’ Aeronautica Militare, SH-90 della Marina Militare ed AB-412 dell’ Esercito, ha evidenziato la capacità di soccorso aereo delle Forze Armate, nonchè del loro intervento coordinato.

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