GLI AW139 IRLANDESI

Se dico Irlanda a cosa pensi?
Forse ad una marca di ottima birra, certamente non l’unica del Paese; magari alla gioiosa festa di San Patrizio e del suo simbolo verde, il trifoglio; oppure alla pesca del salmone nei piccoli fiumi serpeggianti nelle verdi vallate dell’isola; senza tralasciare la pioggia, presenza quasi quotidiana, o forse non più visti i cambiamenti climatici in atto.
Il verde è un’icona per gli irlandesi, colore predominante ovunque in natura e nei simboli nazionali, colore che non poteva non caratterizzare anche un aspetto aeronautico di nostro interesse che ora andiamo a scoprire.

Aer Chór na hÉireann – Irish Air Corps

La Forza Aerea Irlandese è relativamente piccola ed è strutturata su di una unica base, il Casement Aerodrome in Baldonnel, alla periferia di Dublino. Il suo ruolo primario è contribuire alla sicurezza della Nazione provvedendo alla difesa del relativo spazio aereo. In tempo di pace, oltre a supportare le attività dell’Esercito (Army) e della Marina (Naval Service), la IAC è impegnata in attività di ricognizione fotografica e rilevamenti inquinamento, antincendio, protezione delle risorse economiche e naturali, evacuazione sanitaria, trasferimento prigionieri, servizio SAR, supporto alla comunità civile.

Il Casement Aerodrome a Baldonnel, alla periferia di Dublino, unica base aerea della Forza Aerea Irlandese

La IAC è strutturata su di un Quartier Generale-Air Corps Headquarters che esercita il comando e controllo su sei unità operative: l’Air Corps College, il No.5 Support Wing che è responsabile per tutte le attività logistiche, il CIS Squadron che si occupa delle comunicazioni-controllo traffico aereo-informazione e tecnologie applicate, il No.4 Support Wing che si occupa della manutenzione di tutti gli aeromobili, il No.1 Operations Wing che gestisce le operazioni della flotta ad ala fissa ed è suddiviso in sei Squadrons operativi, ed infine il reparto oggetto di questo articolo, il No.3 Operations Wing che utilizza la flotta ad ala rotante.

La flotta ad ala fissa è costituita da:
– 2x        Casa CN235 Maritime Patrol Aircraft, in servizio dal 1994
– 1x        Learjet 45, in servizio dal 2004
– 1x        Pilatus Britten Norman Defender 4000, in servizio dal 1997
– 8x        Pilatus PC-9M, in servizio dal 2004
– 4x        Pilatus PC-12NG

La flotta ad ala rotante è costituita da:
– 2x        Eurocopter EC135 T2, macchine in dotazione al Garda Air Support (Polizia) con piloti IAC.
– 2x        Eurocopter EC135 P2, in servizio dal 2005
– 6x        Leonardo AW139, in servizio dal 2006

La flotta verde: gli elicotteri.

A partire dall’anno 2005 le nuove macchine, i due EC135 P2 ed i sei AW139, sono andate gradualmente a sostituire gli ormai vetusti Alouette III, Gazelle e Dauphin. Una rivoluzione che ha permesso innanzitutto di razionalizzare la linea di volo su due soli modelli, con una evidente ricaduta benefica sui costi di gestione e sulla manutenzione; inoltre ha permesso di incrementare in modo sensibile le capacità operative, la disponibilità di velivoli e con essa le ore di volo annue.
Per entrambe le macchine è stata adottata una livrea completamente verde che ben si addice all’ambiente operativo dell’isola.

I due EC135 sono utilizzati principalmente per l’addestramento dei piloti, ab initio rotary wing training (usualmente un corso per la conversione sull’ala rotante dura circa sei mesi), e secondariamente per il trasporto di carichi e voli VIP, nonchè voli sanitari.

I sei AW139 forniscono la reale capacità operativa per adempiere ai compiti assegnati al No.3 Operations Wing, vale a dire i due ruoli principali: la cooperazione con l’esercito, sia per il trasporto truppe che di carichi al gancio, ed il supporto all’Army Rangers Wing, ossia le forze speciali dell’esercito irlandese. Ruoli secondari sono il soccorso, l’assistenza alla popolazione civile, l’antincendio, il trasporto ministeriale.

AW139 in attività di cooperazione con l’Esercito. – photo courtesy Irish Air Corps

I primi AW139 militari.

GLI AW139 IRLANDESI. Accompagnato in visita al Reparto raccolsi alcune considerazioni interessanti espresse dal personale: “siamo stati la prima forza aerea ad introdurre in servizio questo elicottero, quindi siamo stati coinvolti nelle fasi di sviluppo e adattamento della macchina a quelle che erano le nostre esigenze. La configurazione di cabina per il trasporto passeggeri è modificabile in breve tempo, passando da una disposizione di sedili a dieci posti, utilizzata per il trasporto truppe, ad una più spaziosa configurazione VIP; l’allestimento per operazioni SAR-Medevac prevede l’imbarco di un massimo di tre barelle; per le operazioni con i Rangers installiamo quattro piattaforme per il fast-roping (funi da discesa rapida). Le attività con le forze speciali sono intense e ricorrenti al fine di mantenere l’elevatissima capacità operativa di questo Corpo, organizzazione altamente qualificata; in questo ruolo, come in tutti gi altri nei quali l’AW139 è chiamato ad operare, la macchina si è rivelata una piattaforma eccellente.”

In sinergia con il costruttore (all’epoca Agusta Westland, ora Leonardo Helicopters) venne sviluppata l’installazione di due mitragliatrici calibro 7,62mm, attuata rimuovendo le finestrature, una per lato, subito a ridosso dei posti di pilotaggio; le prove di sparo vennero effettuate in Irlanda, così come venne testato il sistema di radio tattiche militari. Una telecamera FLIR (forward Looking Infra-Red) è installata sotto il muso e le relative immagini sono visualizzate nel cockpit in un quinto pannello LCD.
Venne anche stipulato un contratto con una società americana per l’addestramento all’uso dei visori NVG Night Vision Goggle, essendo il cockpit del 139 compatibile, ed espandendo così le capacità operative del 3rd Wing. Per le missioni di soccorso sono state acquisiti, oltre alle barelle, equipaggiamenti medici ed incubatrici. Per le attività antincendio è stato acquistato il sistema Bambi-bucket.

Il soccorso con l’AW139.
Con fierezza ed un po’ di rammarico mi viene spiegato che “in passato il servizio SAR, su mare e terra, era un compito primario per l’Irish Air Corps e le numerose riconoscenze e medaglie al merito conferite nel tempo al personale del 3rd Wing ne sono testimonianza. Con la graduale dismissione degli Alouette III si è persa di pari passo questa capacità. A partire dal 2007, prima di avere la flotta di AW139 in linea ed operativa, il servizio SAR, operato per conto della Irish Coast Guard,  è stato affidato ad una società privata, la CHC International, la quale attualmente fornisce cinque elicotteri del tipo Sikorsky S.92A (inizialmente erano sei Sikorsky S.61N). In ogni caso il soccorso è una attività, seppure secondaria, che dobbiamo essere in grado di espletare al meglio, sia in ambito militare che civile, e quindi ci si addestra costantemente.”

Non per nulla nel luglio 2008, quando era da poco terminata l’acquisizione dei sei AW139, in occasione di una delle varie esercitazioni pianificate nel corso dell’anno in Valle d’Aosta dal Soccorso Alpino Valdostano in zona Monte Bianco, constatai che era presente un AW139 della società Airgreen con ai comandi il comandante-pilota del 3rd Wing, affiancato dal titolare della Airgreen Ivo Airaudi, e tre altri membri del reparto irlandese.
Piloti e tecnici vennero addestrati ad operare con l’AW139 presso l’allora AgustaWestland Training Academy, e fu la stessa casa costruttrice a consigliare la IAC di acquisire esperienza nello specifico campo del soccorso con l’uso del verricello. Venne quindi organizzato uno stage presso la società Airgreen, che è stata anche la prima utilizzatrice dellèAW139 e la cui attività è fortemente orientata nel fornire servizi di soccorso ed elisoccorso SAR-HEMS.

L’equipaggio irlandese conosciuto in quella occasione al Monte Bianco era costituito da personale altamente qualificato ed esperto in tecniche SAR operate con i modelli di elicottero in uso in passato presso la forza aerea. L’esperienza con l’Airgreen permise di effettuare briefing tecnici e tecnologici sulla macchina e sul verricello, con dimostrazioni al suolo seguite poi da molteplici uscite con il 139 dalla base Hems di Aosta, praticando una varietà di tecniche operative al verricello, con alle rispettive postazioni sia i piloti che i tecnici del 3rd Wing, il tutto ovviamente sotto la guida e supervisione degli istruttori dell’Airgreen.

Le prestazioni della macchina in configurazione da soccorso vennero esaltate dall’ambiente operativo, il Monte Bianco, certamente non comune per un equipaggio irlandese. In ogni caso ogni luogo presenta le proprie caratteristiche, così se in Valle d’Aosta l’equipaggio trovò condizioni di aria calma ma una situazione ambientale difficile, per l’alta quota e l’ambiente circostante, il sottoscritto in Irlanda, in occasione del mio volo con i 139 irlandesi, incontrai e sperimentai le tipiche condizioni meteorologiche e di volo dell’isola: pioggia, forte vento teso e volo a bassa quota.
La missione di addestramento al soccorso prevedeva il decollo da Baldonnel con rotta verso la costa sud di Dublino, sorvolando una zona famosa denominata Dunleary, tragitto che mi ha permesso di fotografare il Casement Aerodrome nel suo insieme ed apprezzare la bellezza del territorio irlandese, nonchè di osservare,in lontananza, la costa del Galles.
In volo con il nostro Alpha Wiskey 274, questo il call-sign, si balla parecchio, almeno dal mio punto di vista poiché l’equipaggio mi dice che è poca cosa per loro, mentre la pioggia si alterna a sporadiche schiarite con una continuità e velocità stupefacente. La rotta ci porta a sorvolare l’antico monastero di Glendalough (uno dei luoghi più famosi e visitati d’Irlanda) per poi raggiungere le Wicklow Mountains dove effettuiamo i verricellamenti. L’ambiente è incantevole, la zona collinare è predominata dai morbidi colori della brughiera, mentre sullo sfondo risaltano l’Upper ed il Lower Lakes, incastonati in una conca verdeggiante.

Nonostante il vento il 139 è una piattaforma stabile per effettuare le operazioni simulate di soccorso che si susseguono rapidamente: due soccorritori vengono calati sul dolce pendio, uno fungerà da infortunato e quindi verrà imbragato per il successivo recupero. L’introduzione delle due persone appese al gancio del verricello viene compiuta con gesti sicuri e fluidi: il soccorritore protegge con le mani il capo della persona soccorsa, ne tiene il corpo fra le gambe proteggendolo da eventuali urti laterali e nello stesso tempo accompagnandolo verso l’interno della cabina. L’operatore al verricello ne facilita l’introduzione agendo sul gancio e sull’imbracatura del soccorritore.

A rientro in base raccolgo espressioni di soddisfazione ed orgoglio per l’appartenenza al Corpo, consci di lavorare in una forza aerea moderna, ben equipaggiata seppure di piccole dimensioni, adeguate alle necessità della Nazione. La scelta dell’AW139 è stata lungimirante, acquistata quando la macchina era ancora un modello nuovo, la stessa si è poi rivelata un best seller del mercato mondiale, che ha ormai raggiunto il traguardo di 1200 esemplari consegnati.

Nota
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